La Mancuso ci racconta i film del Festival di Venezia Attori che recitano senza aspettare l’aiuto della musica Nel cinema di Bollywood gli innamorati non si baciano, al massimo la prima attrice cade nella fontana e danza per dieci minuti con il sari bagnato. Questo non impedisce di ambientare metà film in un salone per massaggi, dove con un piccolo extra il cliente ha diritto al “lieto fine”. Lavora di mano una ragazza britannica, a Bombay per ritrovare il padre indiano che dopo tanti anni si è rifatto vivo. Leggi Corti imperdibili, gente che lavora nell’ombra e una regista bravissima Mariarosa Mancuso 13 SET 2010
Il Barney migliore Il migliore dei Barney possibili. Un sublime Paul Giamatti e un prezioso lavoro di sceneggiatura (da studiare nelle scuole, oltre che da godere sullo schermo) rendono “La versione di Barney” di Richard J. Lewis un film all’altezza dei nostri più sfacciati sogni panofskiani. Non era facile: anche un genio come Hicthcock rifiutava di adattare i grandi libri. Mariarosa Mancuso 10 SET 2010
Le cronache dal festival del cinema di Venezia Il 3D italiano che dà più brividi di “Avatar” Musica a palla, ogni volta che bisogna trasmettere paura, dolore, rabbia, tristezza, fragilità, umiliazione, vergogna, smarrimento, amore romantico. Mentre i volti di Alba Rohrwacher e Luca Marinelli lasciano trasparire poco o nulla (i corpi no: lei dimagrisce, lui mette pancia e cicatrici). Paolo Giordano figura tra gli sceneggiatori del film diretto da Saverio Costanzo, quindi supponiamo abbia dato il suo assenso. Leggi L'arcobaleno consolatorio sulla spiaggia che benedice tutti della Bassottina Mariarosa Mancuso 10 SET 2010
Il film sulla negra culona divide Venezia (ma è uno dei più belli) “Venghino signori, chi sarà tanto coraggioso da toccarla?”. L’uomo ha la frusta da domatore. Sul palco, accanto alla sua gabbia, un’africana con addosso un aderentissimo costume color carne, molte collane, un perizoma di pietre dure. Ringhia e cerca di mordere (come da copione), mentre uomini e donne (come da copione) ridacchiano e allungano la mano per palparle il gigantesco culo. Leggi Brutto tempo su Venezia Mariarosa Mancuso 08 SET 2010
Tra l’unità d’Italia e un western con troppe donne Mentre gli insorti risorgimentali cercano di raggiungere Garibaldi, nell’Aspromonte spunta il cemento armato: piano terra con le mezze colonnine sul tetto pronte per il secondo, quando il figlio o la figlia si sposeranno. “Il tipico paesaggio italiano”, disse una volta l’antropologo Franco La Cecla, suggerendo l’inserimento nel museo delle tradizioni popolari cose come gli aratri contadini (e la tavernetta). Mariarosa Mancuso 07 SET 2010
La bravura di Celestini ci fa cambiare idea su di lui Ascanio Celestini era per noi, dopo il film sui call center “Parole sante”, un regista e attore di massimo impegno civile e minimo fascino cinematografico. Era legato, come Marco Paolini, al teatro di parola e all’affabulazione. Era interessato alla guerra, al lavoro e ai manicomi, noi preferiamo le vetrine di Tiffany, “un posto dove non può succederti niente di male”. “La pecora nera” fa cambiare idea. Per la bravura nell’arte del racconto, praticata pochissimo nel cinema italiano. Mariarosa Mancuso 04 SET 2010